Un incontenibile turbine danzante soffia dai Balcani. Una baldoria di ottoni e percussioni che ci getta nel bel mezzo di un duello a colpi di virtuosismi trombettistici e fra i balli sfrenati di un matrimonio balcanico. Un’ebbrezza musicale che affonda le radici nelle origini gitane del leader Džambo Agušev – soprannominato la “tigre del funky” –, attraversa quel crogiolo di cultura ortodossa e ottomana che è la Macedonia e si invola verso le sonorità moderne americane e del soul. Dagli umili inizi nella piccola città di Strumica alla conquista dei palcoscenici di tutto il mondo: la Džambo Aguševi Orchestra presenta sul palco di Mittelfest il suo ultimo album, Brasses for the Masses, e ci porta l’irrefrenabile euforia della musica balcanica. 

Prima nazionale

Confermato in Piazza Duomo

d’ora in avanti non sarà possibile il ricovero al chiuso

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Programma 

album Brasses For the Masses  
compositore Djambo Ozden & alcuni altri 
casa discografica Asphalt Tango Records 

Testamenti falsificati, cialtroneria, dissennata avidità senza scrupoli e furbizia truffaldina: una storia vecchia come il mondo che Giacomo Puccini trasforma in un esilarante intreccio di invidie, sberleffi e inganni. Un’opera comica in un atto che racconta di un coro di borghesi arricchiti, altezzosi verso il volgo da cui provengono, che finiscono raggirati e derisi dal genio popolare del protagonista. Un disordine di schiamazzi e urla furibonde presto placati dall’astuzia. Gli allievi del conservatorio “Jacopo Tomadini” portano a Mittelfest l’opera ispirata a Gianni Schicchi de’ Cavalcanti, un cavaliere italiano del Duecento inserito da Dante nella bolgia dei falsari del XXX canto dell’Inferno.

La luna piena, fine e inizio del suo ciclo, si fa struttura ritmica, tempo ballato, e simbolo di rinnovamento e trasformazione. Poi il jazz, il blues e gli spirituals, con la loro componente di danza spesso dimenticata e la loro comune radice africana. Il coreografo ungherese Josef Nadj parte da qui e crea uno spettacolo ammaliante e viscerale che rende implicitamente omaggio a grandi musicisti jazz come Charles Mingus, Cecil Taylor, Anthony Braxton e l’Art Ensemble of Chicago. A tenere insieme la luna e la musica c’è la marionetta: un contrappunto del corpo vivente dei danzatori, una figura che è vitalità disordinata e imbrigliata nella forma, che ricorda come la creazione sia sempre imperfetta e che è necessario accettarne il gioco.

Con le musiche di
Fritz Hauser
Famoudou Don Moye & Tatsu Aoki
Art Ensemble Of Chicago
Malachi Favors Maghostut & Tatsu Aoki
Peter Vogel
Christian Wolfarth
Lucas Niggli 

Prima nazionale

Antennae, della celebre compositrice serba Aleksandra Vrebalov, arriva in prima esecuzione italiana: un concerto mistico per cantori bizantini, coro, fiati e archi, ispirato alla Vergine Eleusa del XV secolo attribuita al pittore Angelos Akotantos. Le tradizioni musicali e confessionali, che hanno attraversato e segnato il divergente mosaico della cristianità balcanica, risuonano nel concerto di Vrebalov come nuova armonia. Questa immersione musicale plurisecolare ha il suo incipit con Coro della Cappella della Chiesa Serbo-Ortodossa di San Spiridione di Trieste che esegue Liturgia, brano del suo fondatore ottocentesco Francesco Sinico. 

Prima nazionale

Programma 

Aleksandr Archandelskij 

Nine otpuščajuši (Ode di Simeone) 
Carju Nebesnij (Re celeste) 

Francesco Sinico 

da Liturgia 
Milost mira – Tebe pojem 
(Misericordia di pace – Te cantamus) 
Dostojno Jest ( Dicitum est) 

Aleksandra Vrebalov 

Antennae 

per cantori bizantini, coro misto, quattro trombe, due campane, quartetto d’archi, due organi 

Immaginate un arazzo intessuto di ritmi e melodie balcaniche, l’ordito fatto di canzoni tradizionali macedoni, serbe, croate e bosniache, la trama affinata da arrangiamenti energici e voglia di ballare. I Balkalar sono i giovani tessitori di quest’esplosivo incontro, che spinge la frenesia antichissima della musica balcanica oltre i battiti supersonici del nostro folle tempo. Lasciatevi incantare da questo intreccio ipnotico di voce, contrabbasso, violino e chitarra, e fatevi guidare nelle danze dai ritmi inebrianti delle percussioni. Partiti da Zagabria, dopo essere maturati in innumerevoli performance di strada e aver calcato i palchi di diversi festival internazionali, i Balkalar arrivano per la prima volta in Italia come ambasciatori vivaci e coinvolgenti del ricchissimo patrimonio sonoro dei Balcani.

Prima nazionale

Spostato in Chiesa San Francesco

Tra il 1945 e il 1947 Gorizia visse una breve ma intensa parabola musicale all’insegna del jazz. Le truppe americane di liberazione aprirono infatti una radio che trasmetteva i grandi capolavori di Benny Goodman, Duke Ellington e dell’allora emergente Frank Sinatra. Talk radio racconta questa importante esperienza e di come il jazz fu in grado di alimentare i sogni di libertà e rinascita di una generazione stremata dalla guerra. A partire da un testo di Angelo Floramo, letto da Alessio Boni, e con la voce radiofonica dello speaker Marco Caronna, l’orchestra dell’Accademia musicale Naonis accompagna i solisti Glauco Venier, Mirko Cisilino e Alfonso Deidda, nell’esecuzione di brani arrangiati dal direttore Valter Sivilotti e ci permette di rivivere il forte impatto culturale di questa storica radio goriziana. 

Prima assoluta

Programma  

George Gershwin 

Someone to watch over me  
Embreaceable you 
Summertime  
They can’t take that away from me 

  

Cole Porter 

Night and day 
I’ve got you under my skin 
I’ve got a crush on you 
What is this thing called love 

  

Duke Ellington 

La plus belle Africaine  
I like the sunrise 

Poeta e prosatore lirico, l’opera di Pierluigi Cappello ha attraversato le forme in versi delle sue lingue madri, friulano ed italiano, combinando la sonorità della poesia con la sua capacità di raccontare il metafisico a partire dalla dimensione minuta e concreta delle cose, anche delle più aride e dure. Così, i paesaggi dell’infanzia a Chiusaforte, gli anni di sfollamento del terremoto, come le lunghe costrizioni dovute alla malattia, si mescolano ed esplodono, con la capacità di generare immaginari molteplici e inattesi, di viaggiare materialmente con la scrittura oltre il caos. Divagando tra l’unico romanzo di Cappello, Questa libertà, e le poesie, Giuseppe Battiston e il musicista Piero Sidoti omaggiano la poesia dell’autore, contrappuntando la musica e la parola italiana e friulana, in una rottura e gioco con le forme e i luoghi consueti, per ritrovare dentro di loro il potere immaginifico e libero dell’evocazione. 

Prima assoluta

A causa delle incerte previsioni meteo, lo spettacolo è spostato nella Chiesa di San Francesco

Spettacolo in italiano e friulano con sovratitoli in italiano 

Uno spettacolo clownesco per tutti, fatto di tanto umorismo e senza parole. 

Una valanga di pericoli sommerge una coppia di moderni giullari, che in un turbinio di comicità, poesia e slapstick travolgente ci mostrerà come la paura dell’incerto e del caos possa frenare la nostra la vita. Un palloncino e un ago: lo scoppio sembra inesorabile. Lo sarà? Quando la tensione e la paura crescono e sembra non esserci speranza, la Compagnia Due saprà sorprenderci con soluzioni inattese e apparentemente impossibili, che ci faranno tirare un sospiro di sollievo. Forse una risata può scacciare la paura e rendere il cuore più leggero e coraggioso. Teatralità sfacciata, fine comicità, improvvisazione e humor accattivante sono i marchi di fabbrica del duo svizzero composto da Manz e Stöckli, che da decenni fonde abilmente clownerie e teatro.

Progetto Famiglia 
Spettacolo senza parole e per tutte le età

 

Un viaggio musicale tra le melodie dell’Egeo. Dalle Cicladi al Dodecaneso, da Creta a Cipro, dal Peloponneso all’Italia meridionale, Pelagos traccia una rotta lungo le onde sonore della Grecia, nella quale il potere disarmante della musica convive con le storie narrate dalle canzoni tradizionali. Un percorso nel tempo attraverso il dolore, la lotta, la fatica, la resistenza, la vita, in compagnia di un ensemble di musicisti di fama internazionale guidato da Katerina Papadopoulou, una delle più raffinate e virtuose ambasciatrici della musica folk greca. La loro energia abbraccia il pubblico in un’esperienza profonda e spirituale che testimonia come la tradizione non sia solo un’eredità museale, ma qualcosa che vive, respira e si evolve dentro di noi, con noi, intorno a noi, per noi. 

Prima nazionale

Programma 

Rising (Asia Minore) 
Syngathistos Dance – Milisso (Tracia) 
Asherombasman (Cipro) 
Kalymnos distichs 
Open Sea ‘s (Dodecaneso)  
Old grapevine and Ikarian dance (Isola Icaria) 
Serenade (Isola di Naxos) 
Brave lads from Crete 
Romana (Mar Nero) 
Yiannes and the Dragon (Mar Nero) 
Tromahton dance (Mar Nero) 
Are mu riddhineddha (Salento, dialetto grico) 
Tarantella (Sud Italia) 

Loutkoviště (Pupazzi) è un “parco giochi di burattini” fantastico e sorprendente, aperto a tutte le età, da 0 a 99 anni. Appare magicamente al Parco della Lesa con infinite storie da giocare e scoprire, secondo un’antica tradizione ceca. Con cinque piccoli palcoscenici, ognuno dedicato a un tema diverso, più di sessanta burattini e una misteriosa macchina per inventare favole, Loutkoviště offre uno spazio dove far correre la propria immaginazione e ampliare gli orizzonti della fantasia, di grandi e piccini. La compagnia boema Waxwing Theatre è esperta in installazioni interattive: i visitatori potranno a giocare con l’improvvisazione e la creazione collettiva, con burattini da cui prendono vita i caratteri di personaggi umani e di curiosi animali, grazie alle qualità magiche di cui sono fatti.

Ingresso libero dalle 9.00 alle 13.00

Progetto Famiglia 
Per tutte le età 

Le istallazioni sono giochi teatrali a libero accesso di bambini e famiglie
Gioco e teatro interattivi. Non ci sono attori, ma un artista aiuterà ad animare la Začátkovač, la “macchina fabbrica storie”