Natalino Balasso è Trotta, il protagonista de La Cripta dei Cappuccini, celebre romanzo di Joseph Roth. La parabola di un impacciato viveur, dall’adolescenza dissoluta nella Vienna di inizio Novecento fino all’annessione nazista dell’Austria nel 1938, che passa indenne e inconsapevole la Grande guerra, il crollo dell’Impero Austro-ungarico, il boom economico degli anni ’20, lo stravolgimento dei costumi e le pulsioni libertarie e liberticide. È un uomo sovrastato dagli eventi, incapace di abbracciare le mode del tempo, che brancola in un mondo mitteleuropeo sconquassato, fatto di amici dissoluti, cugini gonzi, madri tiranni, mogli e fidanzate ambigue, avventurieri, millantatrici, soldati e nobili falliti: un’epoca sterile e senza futuro, che nella sua varietà tanto ricorda l’Europa di cent’anni dopo. È una giostra, una babele, una satira di nobili nostalgici, rampanti approfittatori e progressisti da salotto che vortica attorno a un uomo solo, mentre tenta di comprendersi insieme agli spettatori.

Spettacolo in lingua italiana con sovratitoli in sloveno e inglese

Anteprima studenti venerdì 10 maggio/Debutto sabato 11 maggio 2024

Prima parte della trilogia Inabili alla morte/Nezmožni umreti