Il reperto della commissione di arruolamento era irrevocabile.
Diceva: «Giudicati inabili alla morte».
Joseph Roth, La Cripta dei Cappuccini


In effetti, una discrepanza che mi torna alla mente quando penso al 1989 è quella fra realtà e fantasia.
[…] Davvero non sapevamo cosa aspettarci, ma sapevamo cosa volevamo: luci e lustrini, come dall’altra parte, in Occidente.
Slavenka Drakulić, Ritorno al Caffè Europa

commissionato da
Regione FVG

sostenuto da
GO! 2025

produzione
Associazione Mittelfest

co-produzione 
SNG Nova Gorica

media partner 
Rai Radio3, Rai FVG
Radio Slovenija-Program Ars

Il progetto

1938. Lo scrittore e giornalista Joseph Roth, nato e cresciuto nel mondo asburgico, pubblica la seconda e più compiuta parte della sua saga familiare sui Trotta von Sipolje, sloveni di ultima assunzione nobiliare: La Cripta dei Cappuccini. Attraverso gli occhi del più giovane, dilapidatore e gaudente, rampollo della famiglia Trotta, accompagnato da una galleria di amici, cugini, madri, moglie e fidanzate, avventurieri, millantatori, soldati e nobili decaduti, tutti sparsi dall’Adriatico alla Galizia, più un figlio mandato nel lontano ovest, prende corpo la storia della frantumazione del vecchio impero sovranazionale. La Vienna fin de siècle cede il passo alle illusioni della Grande guerra, al caos vivace e pericoloso del suo dopo, ai tumulti dei grandi sogni novecenteschi fino alla lenta scomparsa di un mondo, inghiottito nel gorgo del Novecento, prima ancora che del nazismo.

Cosa sarà di Trotta e della sua famiglia: finiranno nel ciclone della storia, o continueranno, generazione dopo generazione, a lambirla, magari tentando di vincerla, come tutti noi? Cosa ne sarà della loro famiglia sparsa qua e là, nell’Europa divisa dalla cortina di ferro? I Trotta von Sipolje sono destinati, come il Vecchio Continente, a eclissarsi, a cedere il passo alle genti rampanti di là dall’Atlantico, gli americani campioni del secolo scorso? Oppure, nonostante i proclami di tramonto che paiono condannare gli europei da oltre cent’anni, anche i Trotta finiranno per ritrovarsi sempre qui, più che sopravvissuti a due Guerre mondiali e a uno scontro “freddo” e logorante durato cinquant’anni, ormai «inabili alla morte»?

Inabili alla morte/Nezmožni umreti, ideato e diretto da Giacomo Pedini, racconta la vicenda del mondo dei Trotta, di epoca in epoca, e dell’Europa centrale con tre diverse storie e spettacoli – La Cripta dei Cappuccini/Kapucinska grobnicaV iskanju izgubljenega jezika/Alla ricerca della lingua perduta (titolo provvisorio), L’alba dopo la fine della storia/Zora po koncu zgodovine (titolo provvisorio) – tre radiodrammi, un libro e un video documentario.

La prima storia narra la dissoluzione del mondo asburgico, del suo mito e della sua civiltà multiculturale, la seconda – ambientata negli anni Sessanta – racconta l’Europa della cortina di ferro e dei muri – tra desideri di evasione, rivolta e i tabu del recente passato –, mentre la terza – ambientata negli anni Novanta – l’Europa che vive la caduta dei muri e si illude di una pace e prosperità perpetue, con l’aprirsi di nuove relazioni e con l’accesso, all’apparenza illimitato, a paradisiaci beni e benessere. Nel frattempo, le tre storie, rispecchiano frammenti dell’Europa in questo nuovo secolo, alle prese con altre incognite e i residui di un passato lento a mutarsi, anch’esso “inabile alla morte”.

Il progetto prevede tre parti e tre spettacoli, partendo dal romanzo di Joseph Roth La Cripta dei Cappuccini e dall’Europa dei grandi imperi, per poi proseguire, con due nuove commissioni letterarie, una slovena a Goran Vojnović (V iskanju izgubljenega jezika/Alla ricerca della lingua perdutae una italiana a Paolo Di Paolo (L’alba dopo la fine della storia/Zora po koncu zgodovine), a seguire le orme della famiglia Trotta, prima “all’ombra del muro” negli anni Sessanta, poi nell’entusiasmo illusorio e nei “sogni illimitati” riaccesisi alla fine del secolo scorso, al principio degli anni Novanta. I tre testi diventano tre radiodrammi (sia in italiano, sia in sloveno) e un libro (sia in italiano sia in sloveno).

Il tema, i luoghi e la storia evocata diventano poi un video-documentario realizzato ad hoc, che segue le orme di questa semi-sconosciuta Europa tra Est e Ovest, “inabile alla morte”.

Il progetto in breve

Gli spettacoli

La Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth 
Teatro Verdi di Gorizia, generale (per under 26) 10 maggio 2024, debutto 11 maggio 2024 (ore 20.45) 
produzione Mittelfest
Ripresa: Teatro Verdi di Gorizia, 16 settembre 2025 (ore 19.00)

Alla ricerca della lingua perduta di Goran Vojnović 
SNG Nova Gorica, debutto 14 novembre 2024 
regia Janusz Kica
produzione SNG Nova Gorica
Ripresa: SNG Nova Gorica, 17 settembre 2025 (ore 20.00)
Ripresa: SNG Nova Gorica, 18 settembre 2025 (ore 17.00)

L’alba dopo la fine della storia di Paolo Di Paolo 
Teatro Verdi di Gorizia, debutto 18 settembre 2025 (ore 20.0)
produzione Mittelfest

La radio

La Cripta dei Cappuccini giugno 2024 versione italiana, aprile 2025 versione slovena
Alla ricerca della lingua perduta primavera 2025 versione italiana e slovena 
L’alba dopo la fine della storia settembre 2025 versione italiana e slovena 

Le versioni italiane sono una co-produzione Mittelfest con Rai FVG per Rai Radio3
Le versioni slovene sono una co-produzione Mittelfest con SNG Nova Gorica e Radio Slovenija – Program Ars

La pubblicazione

Inabili alla morte uscirà a settembre 2025 in volume, con i tre testi del progetto per Bottega Errante.

Spettacoli

Martedì 16 Settembre 2025

Teatro

La Cripta dei Cappuccini

Joseph Roth / Natalino Balasso


19:00

Teatro Verdi di Gorizia

Mercoledì 17 Settembre 2025

Teatro

Alla ricerca della lingua perduta

Goran Vojnović


20:00

SNG Nova Gorica

Giovedì 18 Settembre 2025

Teatro

Alla ricerca della lingua perduta

Goran Vojnović


17:00

SNG Nova Gorica

Teatro

L’alba dopo la fine della Storia

Paolo Di Paolo


20:00

Teatro Verdi di Gorizia