Udine, 15 novembre 2023

Subito al lavoro i curatores per selezionare i 9 spettacoli del cartellone

Novità 2024: anche una giuria di esperti valuterà gli spettacoli in scena

Non sono mai state così tante: sono 250 le domande arrivate a Cividale del Friuli per partecipare alla quarta edizione di Mittelyoung, il palcoscenico di Mittelfest riservato alla nuova gioventù artistica europea che andrà in scena dal 16 al 18 luglio.

Si è appena chiusa, infatti, la call internazionale dedicata ad artisti ed ensemble under30 che ormai riconoscono in Mittelyoung un importante traguardo da raggiungere e un punto d’arrivo per spiccare il volo sulla scena internazionale.

Sono 250, quasi il 50% in più rispetto alle 169 del 2023,le candidature arrivate da 27 Paesi, non solo della Mitteleuropa, ma anche da più lontano, dalla Gran Bretagna e da Israele, per esempio, e persino da oltreoceano, da Stati Uniti e Corea, paesi che non potranno essere ammessi alla selezione perché esterni alla geografia di Mittelfest.

108 domande provengono dall’Italia e le altre 142 dall’estero per un totale di 20 paesi ammessi alla selezione, ovvero Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria. Germania e Paesi Bassi sono i paesi con il maggior numero di candidature, rispettivamente 29 e 19.

“Il risultato della open call è straordinario non solo per il numero di domande, ma anche per la provenienza così estesa e da paesi così lontani, per quanto non eligibili – commenta il direttore artistico Giacomo PediniÈ l’evidenza che, in soli quattro anni, Mittelyoung è saldamente riconosciuto come tappa internazionale fondamentale per chi si sta affacciando professionalmente alle arti performative. Sarà davvero una grande sfida per gli oltre 30 curatores che dovranno selezionare i 9 spettacoli.”

“La soddisfazione è poi duplice per un’importante novità di questa edizione: – continua Pedini – accanto al normale processo di selezione, infatti, sarà formata anche una giuria di esperti chiamati a giudicare i nove spettacoli che andranno in scena, un ulteriore passo per valorizzare l’alta qualità professionale dei giovani artisti europei. Ci tengo a sottolineare che questi risultati che si consolidano anno dopo anno sono frutto dell’impegno e del lavoro di squadra di tutto il team Mittelfest”.

Il lavoro passa subito al gruppo dei curatores, anch’essi under 30: valuteranno quasi 100 proposte di teatro e di danza, oltre 50 di musica e una ventina di circo per formare il cartellone di Mittelyoung 2024 composto da 9 spettacoli che dovranno raccontare i Disordini, tema scelto da Pedini per raccontare il rapporto tra destino, caos e responsabilità delle scelte individuali. E saranno gli stessi curatores, coordinati dalla direzione artistica, a selezionare i 3 spettacoli vincitori che avranno la possibilità di tornare in scena all’interno del cartellone Mittelfest dal 19 al 28 luglio.

“Mittelyoung rappresenta una grande vittoria di Mittelfest – sottolinea la presidente Cristina Mattiussi partito nel 2021 come una scommessa, oggi ne suggella la visione per il futuro come catalizzatore della migliore offerta artistica internazionale, come ponte tra i confini mitteleuropei e come fucina di giovani talenti. Un obiettivo, quest’ultimo, a cui Mittelfest crede moltissimo e a cui lavora tutto l’anno, basti pensare che stiamo curando la distribuzione nei teatri di ben quattro spettacoli delle scorse edizioni. Mittelyoung è anche espressione del fortissimo legame del festival con il territorio, con le istituzioni e con le realtà artistiche e formative del Friuli Venezia Giulia”.

Il gruppo di curatrici e curatori(curatores) under 30, infatti, è costruito grazie alla collaborazione con Associazione culturale Arearea, Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine, Fondazione Luigi Bon, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, e anche Associazione culturale Circo all’incirca, Associazione culturale Quarantasettezeroquattro, Associazione giovanile Robida, Convitto Nazionale Paolo Diacono, Istituto Tecnico Arturo Malignani, Scuola di Danza Erica Bront, Teatro Club Udine – Palio Teatrale Studentesco. Inoltre, faranno parte del gruppo di curatores alcune persone selezionate dal SNG Nova Gorica (Slovenia).


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REPORTAGE – Tregi srl

Francesca Gatti – +39 3479854644

Giulia Daluiso – 348 8547230

Cividale del Friuli,  21  febbraio 2024

commissionato a Associazione Mittelfest da Regione FVG e inserito da GO!2025 come Evento ufficiale di Capitale Europea della Cultura 2025

produzione Associazione Mittelfest

co-produzione SNG Nova Gorica

Il reperto della commissione di arruolamento era irrevocabile. Diceva: «Giudicati inabili alla morte».
Joseph Roth, La Cripta dei Cappuccini

In effetti, una discrepanza che mi torna alla mente quando penso al 1989 è quella fra realtà e fantasia. […] Davvero non sapevamo cosa aspettarci, ma sapevamo cosa volevamo: luci e lustrini, come dall’altra parte, in Occidente.

Slavenka Drakulić, Ritorno al Caffè Europa

COMUNICATO STAMPA

Per Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 UNA TRILOGIA che parte dalla CRIPTA DEI CAPPUCCINI di Joseph Roth, per esplorare ciò che resta di un confine dalle sue radici.

3 spettacoli teatrali, 3 radiodrammi italiani e 3 sloveni, 1 documentario e 1 libro italiano e 1 sloveno: diversi linguaggi e due lingue per Inabili alla morte/Nezmožni umreti, progetto Mittelfest per GO!2025, con grandi protagonisti, creazioni originali e la collaborazione di diverse realtà.

Una lettura del presente dell’Europa, a partire da un confine e dalle vicende storiche che l’hanno generato, è l’idea da cui nasce il progetto Inabili alla morte/Nezmožni umreti, ideato e diretto da Giacomo Pedini e prodotto da Associazione Mittelfest e inserito all’interno del programma degli eventi ufficiali di GO! 2025, Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025.Due città all’incrocio di tre culture europee – italiana, slava e germanica – che rappresentano insieme la storia vivente del continente dopo le guerre mondiali, le conseguenti divisioni e i tentativi di superarle.

Il titolo Inabili alla morte/Nezmožni umreti si deve a Joseph Roth e a un brano del suo capolavoro La Cripta dei Cappuccini, romanzo da cui si dipana l’intero progetto, commissionato a Mittelfest dalla Regione FVG e accolto nel programma ufficiale da GO! 2025 e realizzato in coproduzione con SNG Nova Gorica, che consisterà di 3 spettacoli teatrali, della loro trasposizione radiofonica, in collaborazione con RAI Radio 3, RAI FVG e con Radio Slovenija, Program Ars; un documentario e una pubblicazione letteraria, in programma dalla primavera 2024, nelle iniziative di avvicinamento a GO!2025, ad autunno 2025. Il tutto in un’ottica transfrontaliera, che vedrà collaborazioni e incroci linguistici di qua e di là del confine tra le due città, coinvolgendo istituzioni partner di area, riconosciute nei rispettivi paesi, così come artisti di rilievo (tra gli altri, gli scrittori Goran Vojnović e Paolo Di Paolo, il compositore Cristian Carrara, l’attore Natalino Balasso, il regista Janusz Kica), per esplorare un secolo di Storia che ci riguarda ancora da vicino.

Il progetto, commissione della Regione Friuli Venezia Giulia e di GO!2025 in avvicinamento a Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura 2025, è un’iniziativa che simboleggia la convergenza culturale tra due nazioni, evidenziando il significato profondo di un confine che, un tempo teatro di conflitti, oggi è esempio di una progettualità condivisa per accrescere il patrimonio culturale e la sua fruizione sociale. La produzione, curata da Mittelfest in collaborazione con SNG Nova Gorica, rappresenta infatti un significativo passo verso la promozione e la condivisione della ricchezza culturale di questa regione transfrontaliera. Attraverso questo progetto, e in generale con i tanti eventi culturali organizzati per GO 2025 Nova Gorica, il Friuli Venezia Giulia intende essere a pieno titolo centro propulsore di cultura nel cuore dell’Europa”, commenta il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.

Per percorrere questo viaggio nel tempo, il progetto si articola in tre parti, corrispondenti ai tre spettacoli, in cui la vicenda dei Trotta, famiglia protagonista della Cripta dei Cappuccini, diventa caso esemplare per esplorare le radici e gli esiti di ciò che siamo diventati. Il primo spettacolo, basato proprio sulla riduzione teatrale della Cripta dei Cappuccini, racconta la dissoluzione dell’impero asburgico e le sue conseguenze. Gli altri due, che saranno il risultato di due nuove commissioni letterarie, una slovena a Goran Vojnović e una italiana a Paolo Di Paolo, seguiranno ancora le orme della famiglia Trotta, immaginando come si sarebbe evoluta nel tempo: prima all’ombra del muro di Berlino, negli anni Sessanta (Cercando la lingua perduta, titolo provvisorio), poi nell’entusiasmo illusorio dei primi anni Novanta (L’alba dopo la fine della storia, titolo provvisorio). I tre testi diventeranno di seguito tre radiodrammi (sia in italiano, sia in sloveno) e un libro (sia in italiano sia in sloveno). Il tema, i luoghi e la storia evocata diventeranno inoltre un video-documentario realizzato ad hoc, che segue le orme di questa semi-sconosciuta Europa tra Est e Ovest, “inabile alla morte”.

Rileggendo i romanzi di Roth e questo progetto, mi è venuto in mente ciò che Aleksandar Hemon ha letto sopra le spillette sul bavero della sua eroina Rachela Pinto nel suo romanzo Il mondo e tutto ciò che contiene: ‘Ricorda il futuro!’. Unendo le forze per un’iniziativa comune, autori, attori, registi e teatri italiani e sloveni cercano di ricordare il futuro com’era: aperto, promettente ed emancipatore”, commenta Stojan Pelko, responsabile del programma di GO! 2025.

E Giacomo Pedini, direttore artistico di Mittelfest e ideatore del progetto, che sarà anche regista dei due spettacoli italiani, aggiunge: “L’occasione di Nova Gorica e Gorizia insieme capitali della cultura permette di far sentire, specie nel nostro ovest talvolta miope e auto-riferito, la vicenda novecentesca ed europea da una prospettiva di confine “orientale” e transnazionale. Inabili alla morte/Nezmožni umreti propone una trilogia sul Novecento squisitamente centro europea – o meglio tra est e ovest – per guardarci non solo come italiani o sloveni (reciprocamente alquanto ignari della storia degli uni e degli altri), ma tra italiani e sloveni e oltre, ovvero concretamente come europei, d’oriente e d’occidente”.

Come si diceva, il progetto vedrà la collaborazione e la coproduzione di SNG Nova Gorica, e in ogni tappa sarà pensato in duplice lingua, italiano e sloveno. “Sono felice di coprodurre questo progetto e sono davvero orgoglioso di poter contribuire a questa trilogia con due artisti rinomati: Goran Vojnović, scrittore, e Janusz Kica, regista – e molti altri che collaboreranno con noi nella produzione della seconda parte della trilogia”, dichiara allora Marko Bratuš, direttore artistico di SNG Nova Gorica.

Il progetto in dettaglio

Entrando più nello specifico del progetto, Inabili alla morte/Nezmožni umreti racconta la vicenda dei Trotta von Sipolje, sloveni di ultima assunzione nobiliare, seguendoli di generazione in generazione, e con loro quella dell’Europa centrale, con tre diverse storie e spettacoli.

Il primo spettacolo, La Cripta dei Cappuccini, che avrà la sua prima rappresentazione l’11 maggio 2024 (con una replica aperta il 10 maggio) al Teatro Verdi di Gorizia, traduce sul palcoscenicoesattamenteil romanzo di Roth, con la riduzione di Jacopo Giacomoni e con Natalino Balasso nei panni Francesco Ferdinando Trotta, il più giovane, dilapidatore e gaudente, rampollo della famiglia. Attraverso il suo sguardo, accompagnato da una galleria di amici, cugini, madri, moglie e fidanzate, avventurieri, millantatori, soldati e nobili decaduti, viene mostrata la frantumazione dell’impero sovranazionale, inghiottito nel gorgo della Grande Guerra, e di un Novecento già in odor di nazismo. La messa in scena vedrà la regia di Giacomo Pedini, nel cast ci saranno (in o.a.) Nicola Bortolotti, Primož Ekart, Francesco Migliaccio, Ivana Monti, Alberto Pirazzini, Camilla Semino Favro, Giovanni Battista Storti, Simone Tangolo, Matilde Vigna, mentre le musiche originali, commissionate al compositore Cristian Carrara, saranno eseguite e registrate dalla FVG Orchestra.

Il secondo spettacolo, Cercando la lingua perduta (titolo provvisorio), vedrà la prima rappresentazione a novembre 2024 a SNG Nova Gorica, sarà diretto da Janusz Kica e basato sulla drammaturgia originale scritta da Goran Vojnović. La storia è ambientata negli anni Sessanta e racconta l’Europa della cortina di ferro dei muri, tra desideri di evasione, rivolta e i tabu del recente passato.

Anche se sloveni e italiani fanno parte della stessa Comunità europea da vent’anni, e anche se hanno aperto solennemente tutti i valichi di frontiera e dichiarato la fine delle demarcazioni tra Italia e Slovenia, i confini tra il mondo sloveno e quello italiano esistono ancora… È anche per questo che è più semplice parlare del mondo di oggi tornando a un tempo in cui il confine era ancora visibile, e nessuno faceva finta che non ci fosse”, spiega ad anticipare il nucleo ispiratore del testo Vojonović.

Il terzo spettacolo, L’alba dopo la fine della storia (titolo provvisorio), avrà le prime rappresentazioni il 20 e 21 settembre 2025, ancora al Teatro Verdi di Gorizia, sarà tratto da un testo originale di Paolo Di Paolo, con dramaturg Jacopo Giacomoni, con la regia di Giacomo Pedini, e ci porterà all’inizio degli anni Novanta, quando l’Europa vive la caduta dei muri e si illude di una pace e prosperità perpetue, con l’aprirsi di nuove relazioni e con l’accesso, all’apparenza illimitato, a paradisiaci beni e benessere. Le musiche di Cristian Carrara saranno ancora affidate all’esecuzione della FVG Orchestra. “La Storia che qualcuno dichiara “finita” continua a camminare, sciancata, azzoppata: a ogni modo, feroce.  ‘Europa’ è una promessa o un inganno. ‘Futuro’ è una bandiera che sventola stracciata, uno stendardo agitato dai potenti sui musi della folla. Nel tempo che, con incoscienza, abbiamo chiamato di pace, il sangue scorreva a litri”, anticipa dal soggetto l’autore Paolo Di Paolo.

A settembre 2025, in occasione del debutto del terzo spettacolo, sarà nuovamente messa in scena l’intera trilogia, essendo un evento ufficiale di GO!2025, mentre è in fase di definizione una tournée slovena e italiana.

Radio, libro e documentario. Con l’intenzione di affrontare il tema in più forme: teatrale, letteraria, musicale e radiofonica – nonché audiovisiva, il progetto vivrà attraverso diversi linguaggi. La Cripta dei Cappuccini e i due nuovi testi diventeranno tre radiodrammi, in due lingue, con la coproduzione di RAI FVG e prima messa in onda RAI Radio 3 per l’Italia e la coproduzione di Radio Slovenija, Program Ars per la Slovenia e successiva messa in onda su RAI FVG, tra maggio 2024 e settembre 2025.

Le musiche commissionate per i tre spettacoli diventeranno tre colonne sonore disponibili su piattaforma Spotify di Mittelfest, in uscita in concomitanza con i debutti degli spettacoli, mentre i copioni della trilogia saranno raccolto in un libro, pubblicato sia in lingua italiana che in lingua slovena.

A partire dai temi del progetto e ripercorrendo alcuni dei luoghi, dei momenti e girando intorno ai protagonisti letterari, sarà inoltre realizzato un video-documentario, prodotto da Mittelfest e in uscita nell’autunno 2025. I tre spettacoli saranno infine ripresi e restano fruibili come prodotti audiovisivi in archivio.

Il progetto si svolge in Media partnership con RAI Radio 3, RAI FVG e Radio Slovenija, Program Ars. Sono inoltre partner del progetto FVG Orchestra, Pordenonelegge.it e ArtistiAssociati Gorizia. Un ringraziamento particolare va alla direzione Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il sostegno e la collaborazione.

Calendario

Spettacoli

La Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth

Teatro Verdi di Gorizia, generale (per under 26) 10 maggio 2024, debutto 11 maggio 2024 (ore 20.45)

regia Giacomo Pedini, dramaturg Jacopo Giacomoni, musiche Cristian Carrara eseguite da FVG Orchestra, scene Alice Vanini, costumi Gianluca Sbicca e Francesca Novati, luci Stefano Laudato, suono Corrado Cristina

con Natalino Balasso

e con (in o.a.) Nicola Bortolotti, Primož Ekart, Francesco Migliaccio, Ivana Monti, Alberto Pirazzini, Camilla Semino Favro, Giovanni Battista Storti, Simone Tangolo, Matilde Vigna

Spettacolo in italiano con sovratitoli in sloveno

Altre repliche già previste: Gorizia, 13-14 settembre 2025, ulteriori in via di definizione

Cercando la lingua perduta (titolo provvisorio) di Goran Vojnović

SNG Nova Gorica, debutto novembre 2024

regia Janusz Kica

cast in via di definizione

Spettacolo in sloveno con sovratitoli in italiano

Altre repliche previste: Nova Gorica, metà settembre 2025, ulteriori in via di definizione

L’alba dopo la fine della storia (titolo provvisorio) di Paolo Di Paolo

Teatro Verdi di Gorizia, debutto 20-21 settembre 2025

regia Giacomo Pedini, dramaturg Jacopo Giacomoni, musiche Cristian Carrara eseguite da FVG Orchestra, scene Alice Vanini, costumi Gianluca Sbicca e Francesca Novati, luci Stefano Laudato

cast in via di definizione

Spettacolo in italiano con sovratitoli in sloveno

Ulteriori repliche in via di definizione

A settembre 2025 sarà messa in scena l’intera trilogia, ulteriore tournée italiana e slovena in via di definizione.

Radio/podcast

Programmazione radio:
La Cripta dei Cappuccini maggio-giugno 2024 versione italiana, novembre 2024 versione slovena
Cercando la lingua perduta primavera 2025 versione italiana e slovena
L’alba dopo la fine della storia settembre 2025 versione italiana e slovena

Podcast: maggio 2024, novembre 2024, settembre 2025

Libro

Pubblicazione trilogia, editore in via di definizione, uscita settembre 2025

Video documentario

Uscita prevista ottobre 2025


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Per seguire la diretta collegati dai nostri canali Facebook e YouTube alle 11.30 mercoledì 17 gennaio 2024.

Udine, 15 novembre 2023

Novità nella formazione del cartellone e nelle date: in scena a luglio 2024 subito prima di Mittelfest

Domani, 14 dicembre, si apre ufficialmente la open call internazionale per partecipare alla quarta edizione di Mittelyoung, il progetto di Mittelfest dedicato agli artisti mitteleuropei under 30 che sono chiamati a proporre spettacoli di teatro, musica, danza e circo dedicati a Disordini, il tema scelto dal direttore artistico Giacomo Pedini per il 2024.

Come dalla prima edizione, saranno i giovani a valutare le proposte artistiche dei propri coetanei: tutte le candidature, infatti, saranno vagliate dal gruppo di curatores, anch’essi under 30.

Due le novità dell’edizione 2024: cambia la suddivisione in categorie dei nove spettacoli che formeranno il cartellone Mittelyoung, ovvero saranno due di teatro, due di musica, due di danza, due di circo e uno a scelta libera dei curatores.

Cambiano poi, come già annunciato, anche le date: Mittelyoung andrà in scena dal 16 al 18 luglio 2024, subito prima di Mittelfest, in modo da non sovrapporsi con la progettualità artistica legata a GO!2025.

“Mittelyoung arriva al quarto anno come un appuntamento ormai atteso, consolidato e organico di Mittelfest – sottolinea Pedini – siamo orgogliosi di lanciare nuovamente la call internazionale, una grande opportunità per i giovani artisti, e anche di poter confermare la rete dei partner regionali nella costruzione del gruppo dei curatores a cui si aggiunge il teatro SNG Nova Gorica. Ciò conferma l’entusiasmo nel fare parte di questo innovativo gruppo di lavoro artistico internazionale.”

Il medesimo gruppo di curatores selezionerà, tra i nove spettacoli di Mittelyoung, anche i tre titoli vincitori che torneranno in scena a Mittelfest nelle giornate tra il 20 e il 22 luglio, un’ulteriore valorizzazione del lavoro dei giovani artisti che arriveranno a Cividale.

“Credo che le persone con meno di 30 anni – continua Pedini – rappresentino i punti di vista, le voci e le prospettive più interessanti da ascoltare rispetto a questo secolo. Il Novecento europeo – specie al confine tra est e ovest – si era chiuso – anche se a fatica – con delle promesse di pace e di una prosperità che dovevano apparire perpetue. Non è andata così: siamo immersi in un periodo ben diverso, di ribaltamento degli equilibri e delle dinamiche a più livelli, globale, sì, nonché delle comunità nazionali e locali. Chi meglio di chi è nato e cresciuto in questo tempo per raccontare i ‘disordini’ e magari le loro opportunità?”

Il bando Mittelyoung, scaricabile sul sito mittelfest.org, si chiude il 14 febbraio ed è rivolto ad artisti di Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Ucraina, Ungheria.

I progetti pervenuti verranno esaminati e valutati, con il coordinamento del direttore artistico, dal gruppo di curatores formato grazie alla collaborazione di Associazione culturale Arearea, Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine, Fondazione Luigi Bon, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, e anche Associazione culturale Circo all’incirca, Associazione culturale Quarantasettezeroquattro, Associazione giovanile Robida, Convitto Nazionale Paolo Diacono, Istituto Tecnico Arturo Malignani, Scuola di Danza Erica Bront, Teatro Club Udine – Palio Teatrale Studentesco. Faranno parte del gruppo di curatores anche alcune persone selezionate dal SNG Nova Gorica (Slovenia).


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Cividale del Friuli, 13 dicembre 2023

“Che fare di fronte a questo smarrimento? Ripararsi al chiuso delle proprie mura, osservando da uno schermo quel che fuori accade e sperare di non finirci proprio malgrado, oppure gettarsi da protagonisti al centro dell’inquadratura? O magari, come l’equilibrista sul filo, tentare di solcare il mondo, traballanti, lungo la propria esile via, sospesi a precipizio verso la meta, tra conflitti, illusioni, corse, speranze e altri sontuosi disordini?
Il dado non è tratto.”
Giacomo Pedini, direttore artistico

Mittelfest svela il tema dell’edizione 2024

Si chiude così il triennio dedicato alla “Sinfonia del caos”

Invece, a maggio 2024 parte il progetto che nel prossimo biennio vedrà Mittelfest impegnato nella programmazione culturale di GO!2025

Disordini: il direttore artistico Giacomo Pedini svela il tema dell’edizione 2024 di Mittelfest, una parola che suggella un percorso lungo un triennio, partito nel 2022, alla scoperta del rapporto tra l’essere umano e la sua libertà, con l’inaspettato, il destino, il caos e la responsabilità delle proprie scelte.

Oggi Pedini ha presentato il tema 2024 insieme alla presidente di Mittelfest Cristina Mattiussi, al vicepresidente e assessore regionale alla cultura Mario Anzil e al sindaco di Cividale del Friuli Daniela Bernardi.

“Gli ultimi tre anni di Mittelfest rappresentano un unico grande progetto tematico che ruota intorno al desiderio dell’uomo di controllare la realtà in cui vive – spiega Pedini –, che spesso, con tragica ironia, si rivela essere una vera e propria «Sinfonia del caos». Questo è andato e andrà in scena, dipanandosi, di anno in anno, attraverso tre parole strettamente legate tra loro. Dopo gli Imprevisti del 2022 che esaltavano il rapporto con ciò che è inatteso o ignoto, nel 2023 si è sondata l’altra faccia della medaglia, ovvero l’Inevitabile, il margine dato alla scelta del singolo di fronte al destino. Con l’edizione 2024, è l’ora dei “disordini”, per confrontarsi con un mondo e un universo che saltano veloci e non si riescono a intuire sempre né tanto meno a dominare.”

“Quello che lega questo triennio dedicato alla “sinfonia del caos” – continua Pedini è un concetto altrettanto importante: la libertà. Libertà intesa non come onnipotenza, ma come responsabilità delle scelte, individuali e collettive, come capacità saggia di azione e reazione che deve confrontarsi con gli innumerevoli confini umani – personali e comuni che siano”.

L’appuntamento con i disordini per la 33^ edizione di Mittelfest è quindi dal 19 al 28 luglio 2024, anticipata dalla 4^ edizione di Mittelyoung che, eccezionalmente, andrà in scena dal 16 al 18 luglio in modo da non sovrapporsi con la progettualità artistica legata a GO!2025.

A maggio, infatti, prenderà il via il progetto speciale commissionato da Regione FVG, sostenuto da e per GO!2025, prodotto da Mittelfest con SNG Nova Gorica che continuerà nel prossimo biennio.

Si tratta di un progetto artistico che racconterà l’incontro tra le due anime dell’Europa, orientale ed occidentale, che sono state divise per lungo tempo e poi riunite, una trilogia di co-produzione italo-slovena che avrà un esito molto ampio, non solo in teatro.

“Mittelfest è sempre più capace di varcare i confini regionali creando importanti connessioni internazionali che rafforzano la posizione centrale di Cividale e del Fvg nella cultura e nello spettacolo dal vivo mondiale – hasottolineato la presidente Mattiussi – la progettazione culturale condivisa per GO!2025 è un esempio concreto e virtuoso di cooperazione transfrontaliera tra paesi di confine che Italia e Slovenia stanno tracciando.

Ovviamente resta imprescindibile il nostro legame con il territorio, sempre più saldo e radicato: abbiamo costruito nuove relazioni con i principali attori istituzionali, culturali, economici della regione e l’edizione 2024 di Mittelland, la piattaforma di esperienze nata per valorizzare la vocazione turistica di Cividale, delle Valli del Natisone e del Torre è già programmata dal 1 aprile al 31 dicembre.”

Il legame con il territorio di Mittelfest si manifesta anche con il rapporto sempre più stretto con gli sponsor e con i partner che decidono di sostenere il festival, un investimento che si trasforma in visibilità locale, nazionale ed europea, in responsabilità d’impresa e valorizzazione del posizionamento aziendale che si lega ai temi dell’evoluzione culturale, sociale e sostenibile.

È possibile sostenere Mittelfest sia attraverso l’Art Bonus Nazionale, l’agevolazione fiscale che garantisce un credito di imposta pari al 65% dell’importo devoluto, sia attraverso l’Art Bonus FVG, il cui credito di imposta del 20% è cumulabile con quello nazionale.

Affrontiamo il disordine e la complessità dei nostri tempi che la prossima edizione di Mittelfest metterà in scena – ha commentato il vicepresidente Anzilla nostra è una Regione fortunata con una grande ricchezza di iniziative culturali di livello davvero elevato, con cui costruire una visione per il futuro ambiziosa per il nostro territorio che, per sua vocazione, vuole esplorare l’essere di frontiera e il concetto di confine non solo in senso geografico, ma anche temporale, tra passato e presente e tra ordine e disordine della società. Ultima legge di bilancio regionale ha inserito ulteriori fondi e beneficiari per il bando cultura, diventando la prima Regione in Italia per investimenti in cultura rispetto al numero di abitanti: siamo più che fiduciosi che gli operatori culturali sapranno far fiorire tali investimenti.”

A dicembre, tra circa un mese, si riaccendono i riflettori che, da quattro anni, Mittelfest punta sulla nuova generazione di artisti della Mitteleuropa: si aprirà infatti la open call internazionale di Mittelyoung 2024 per selezionare artisti e compagnie under 30 di 27 Paesi.

Da segnalare un nuovo ingresso nella squadra di Mittelfest in cui arriva come dramaturg Jacopo Giacomoni: vincitore della menzione “Franco Quadri” all’ultimo Premio Riccione per il teatro, Giacomoni si occuperà della produzione testuale del festival.

“Attraverso Mittelfest, la Regione ha sempre voluto che Cividale fosse e restasse il punto di riferimento dell’espressione artistica della Mitteleuropa – ha commentato Bernardi – Mittelfest abbraccia tutto il territorio del cividalese, svolgendo un grande ruolo di unione culturale, sociale e territoriale”.

A breve saranno caricati tutti i materiali del 2023 su Mittelbabel.org, la piattaforma digitale ideata e curata da Roberto Canziani, che permette la libera fruizione in rete dei documenti di 30 anni di festival: testi, locandine, programmi, foto, video, liberamente consultabili da tutti.


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Udine, 15 novembre 2023

Disordini: una parola che suggella un percorso lungo un triennio alla scoperta del rapporto tra l’essere umano e la sua libertà, con l’inaspettato, il destino, il caos e la responsabilità delle proprie scelte. Si chiude così il triennio dedicato alla “Sinfonia del caos”.


“Quello che lega questo triennio dedicato alla “sinfonia del caos” – spiega il Direttore artistico Pedini è un concetto altrettanto importante: la libertà. Libertà intesa non come onnipotenza, ma come responsabilità delle scelte, individuali e collettive, come capacità saggia di azione e reazione che deve confrontarsi con gli innumerevoli confini umani – personali e comuni che siano”.

Mittelfest disordini vi aspetta dal 19 al 28 luglio 2024

A dicembre si riaccendono i riflettori che, da quattro anni, Mittelfest punta sulla nuova generazione di artisti della Mitteleuropa: si aprirà infatti la open call internazionale di Mittelyoung 2024 per selezionare artisti e compagnie under30 di 27 Paesi.


La 4° edizione di Mittelyoung, eccezionalmente, andrà in scena dal 16 al 18 luglio 2024

A maggio, infatti, prenderà il via il progetto speciale commissionato da Regione FVG, sostenuto da e per GO!2025, prodotto da Mittelfest con SNG Nova Gorica che continuerà nel prossimo biennio.

Si tratta di un progetto artistico che racconterà l’incontro tra le due anime dell’Europa, orientale ed occidentale, che sono state divise per lungo tempo e poi riunite, una trilogia di co-produzione italo-slovena che avrà un esito molto ampio, non solo in teatro.

Si parla ancora di legame con il territorio: Mittelfest e il rapporto sempre più stretto con sponsor e con partner che decidono di sostenere il festival, un investimento che si trasforma in visibilità locale, nazionale ed europea, in responsabilità d’impresa e valorizzazione del posizionamento aziendale che si lega ai temi dell’evoluzione culturale, sociale e sostenibile.

È possibile sostenere Mittelfest sia attraverso l’Art Bonus Nazionale, l’agevolazione fiscale che garantisce un credito di imposta pari al 65% dell’importo devoluto, sia attraverso l’Art Bonus FVG, il cui credito di imposta del 20% è cumulabile con quello nazionale.

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